articolo di Giovanni Petrucci
Ciao.
Scrivo questo post di getto mentre aspetto un candidato ritardatario.
In questo momento sono presso un’Agenzia mia cliente per svolgere un servizio di Orientamento al Lavoro nell’ambito di un progetto Work Experience.
La persona che aveva appuntamento alle 11 non si è presentata e una volta chiamata si è scusata e ha detto che sarebbe arrivata nel giro di mezz’ora.
Ed eccomi qui ad aspettare un ragazzo poco sopra la trentina, disoccupato, che è stato selezionato per un corso di formazione con seguente stage retribuito.
Questo momento di pausa forzata mi stimola una riflessione.
Cosa cercano le aziende? Anzi, cosa cercano i datori di lavoro?
La differenza è che le prime sono delle istituzioni, delle organizzazioni, delle entità astratte, mentre i secondi sono delle persone che si alzano la mattina, si recano al lavoro, incontrano altre persone e ci devono lavorare insieme per fare prosperare (o tenere a galla) l’azienda che hanno fondato o per cui lavorano. Hanno relazioni, caratteri, obiettivi, problemi.
E’ con queste persone che io parlo e che mi confermano un dramma del nostro tempo: è pieno di candidati competenti, ma pochi sono veramente utili.
Nell’esperienza di ognuno di questi datori di lavoro (imprenditore, capufficio, responsabile, etc.) c’è il caso di un candidato neo assunto con grandi potenzialità che si è rivelato essere incostante, o ritardatario, o demotivato, o inefficiente.
In poche parole: inaffidabile.
Ed è proprio questo il concetto chiave di questo rapido post: l’affidabilità.
I datori di lavoro sopra ogni cosa cercano questo in un candidato. Poi se sa usare bene Excel è meglio.
Quindi per trovare lavoro facilmente la prima domanda che ci dobbiamo fare è: mando un messaggio di affidabilità?
Se ti interessa approfondire l’argomento, o sei un datore di lavoro che ha un’esperienza in tal senso, scrivimi!
Il candidato nel frattempo è arrivato, speriamo bene!
Alla prossima!
Giovanni Petrucci
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