Errare è umano, perseverare è… determinazione?

“L’intelligenza non è non commettere errori, ma scoprire subito il modo per trarne profitto”

Bertold Brecht

 

Come reagiamo di fronte agli insuccessi? Smettiamo di provare? Puniamo noi stessi o ci rimproveriamo mentalmente molte volte? Oppure cerchiamo di ricavarne qualcosa?

 

Come non fare errori?

Esiste un modo per non sbagliare? Ci avete mai pensato? Non fare nulla. Chi non fa non sbaglia – recita un vecchio adagio – però non impara nemmeno. E non migliora le proprie abilità.

 

Come reagiamo agli errori?

Possiamo reagire agli errori risentendoci con noi stessi, sentendoci dei falliti, smettendo di provare ed evitando di avvicinarci ancora ai luoghi in cui abbiamo sbagliato. Magari rimuginiamo con pensieri negativi intaccando l’immagine che abbiamo di noi stessi.

 

Cosa fare degli errori?

Potremmo però agire anche diversamente. Potremmo leggere la realtà in modo diverso. In fondo, se ci pensiamo, i campioni sportivi sono quelli che hanno perseverato anche dopo dure sconfitte e hanno continuato ad allenarsi. Non possiamo pensare che siano diventati così bravi per magia, o idealizzarli tanto da pensare che non abbiano mai fatto degli sbagli. Così ci sono grandi imprenditori che hanno costruito degli imperi non al primo tentativo, ma a volte dopo aver chiuso un’attività e provando ad aprirne un’altra.

Potremmo pensare a che cosa possiamo imparare da certi errori e considerarli un’opportunità. La domanda non è “come ho potuto essere così stupido da sbagliare?”, che ci rende immobili e ci fa rimuginare negativamente, ma “come posso fare in modo che questo errore mi insegni a fare meglio la prossima volta?”, che invece ci aiuta a costruire un percorso di miglioramento progressivo verso il raggiungimento dei nostri obiettivi personali.

 

I nostri obiettivi.

Potremmo non aver raggiunto certi nostri obiettivi perché troppo ambiziosi, o perché ci siamo dati poco tempo, o perché ci sono stati certi imprevisti. Allora potremmo ridimensionare tali obiettivi o darci più tempo, o aumentare la qualità della nostra organizzazione tenendo conto degli imprevisti sopraggiunti e costruendo un piano di “salvataggio” per gestirli.

 

La vittoria più grande.

Ernest Hemingway disse: “Non c’è nulla di nobile nell’essere superiore a qualcun altro. La vera nobiltà consiste nell’essere superiore a chi eravamo ieri”. La più grande vittoria non è quando superiamo gli altri, ma quando sconfiggiamo le nostre paure affrontandole e superando i nostri traguardi personali.

 

Giovanni Iacoviello

giovanni.iacoviello@gmail.com

 

Se vuoi organizzare un intervento formativo presso la tua azienda contattaci: info@giocomunicazione.it

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*
Website

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>