Essere se stessi… vuol dire cambiare? – parte seconda

Apprendimento, esperienze nuove, improvvisazione e creatività.

“A 20 anni come a 80, chi cessa di imparare è un vecchio, chi continua ad imparare è giovane. La cosa più importante nella vita è questa: mantenere elastica la mente” – Recitava Henry Ford.

A volte la paura viene affrontata evitando ciò che temiamo. Questo può portare però a dei rimpianti, come ad esempio alla mancata possibilità di apprendere cose nuove, “cambiare marcia” nella vita o nel lavoro e allargare la nostra “area di comfort”, quell’insieme di luoghi e situazioni in cui ci muoviamo a nostro agio, soprattutto perché ne abbiamo esperienza e abbiamo quindi la consapevolezza di poterli gestire.

A volte la credenza di avere raggiunto la perfezione in una data arte e l’eccessiva sicurezza su un argomento possono portare a pensare che non abbiamo bisogno di apportare più nulla ai nostri saperi e alle nostre abilità. E con questo atteggiamento potremmo precluderci potenziali nuove esperienze, appaganti e arricchenti, e limitare la nostra crescita personale e professionale. Quando ci sentiamo troppo sicuri su un dato argomento o abilità, forse è il momento in cui siamo più vulnerabili e meno adattabili ai cambiamenti.

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