Per non perderti il prossimo aforisma o articolo, iscriviti alla newsletter
Se vuoi organizzare un intervento formativo per la tua azienda o associazione, contattaci: info@gipcomunicazione.it
Per non perderti il prossimo aforisma o articolo, iscriviti alla newsletter
Se vuoi organizzare un intervento formativo per la tua azienda o associazione, contattaci: info@gipcomunicazione.it
Di Giovanni Petrucci
Vedi anche la scheda del film su wikipedia
Famosissimo. Steven Spielberg. Tom Hanks. Leonardo DiCaprio. Christopher Walken. John Williams. Questi ultimi due candidati agli Oscar rispettivamente per migliore attore non protagonista e per migliore colonna sonora.
Immagino che l’abbiate visto, per cui non lesinerò sugli spoiler. Siete avvertiti.
Due versi in poche sillabe, la figura retorica della sinestesia, un desiderio di rivivere la luce del sole dopo una notte dolorosamente buia: la celebre poesia di Giuseppe Ungaretti.
Mattina
Santa Maria La Longa il 26 gennaio 1917
M’illumino
d’immenso.
Il poeta era di stanza come volontario in provincia di Udine durante la Prima guerra mondiale.
La poesia fu poi inserita nella raccolta del 1942 “L’allegria”, che esprimeva da una parte sentimenti di dolore e sopraffazione provocati dalla guerra, e dall’altra la reazione di attaccamento alla vita che muove a distanziarsi da quelli.
Lo spettacolo bramato della luce che risorge dopo le atrocità subite dai compagni del poeta nell’oscurità notturna ci riporta alla forza degli esseri umani di reagire di fronte ad ogni tipo di buio e in ogni tempo, come in questo anno eccezionale, con il pensiero rivolto ai propri simili, e il desiderio mai spento di cercare la luce.
Giovanni Iacoviello
giovanni.iacoviello@gmail.com
Per non perderti le prossime pillole o articoli, iscriviti alla newsletter
Se vuoi organizzare un intervento formativo per la tua azienda o associazione, contattaci: info@gipcomunicazione.it
Per non perderti il prossimo aforisma o articolo, iscriviti alla newsletter
Se vuoi organizzare un intervento formativo per la tua azienda o associazione, contattaci: info@gipcomunicazione.it
Di Giovanni Petrucci
Denaro, potere, razzismo.
Questi sembrerebbero i tre temi di cui tratta questo film.
Secondo me compongono solo la scacchiera su cui si muovono delle pedine, animate da rabbia, ambizione, voglia di rivalsa.